Giornalista e uomo politico italiano. Fratello di Giaime. Trascorsa l'infanzia
a Cagliari, tornato nella natia Roma si avvicinò al movimento antifascista
clandestino, partecipando alla guerra di liberazione nelle file dei GAP (Gruppi
di Azione Partigiana). Dopo la morte del fratello Giaime, venne arrestato dalla
banda Koch e condannato a morte, salvandosi grazie all'arrivo delle truppe
anglo-americane nella capitale. Iscrittosi al PCI nel 1943, nel dopoguerra entrò
a "l'Unità", di cui dal 1946 al 1965 fu dapprima redattore politico e quindi
condirettore dell'edizione romana. Membro del comitato centrale del PCI a
partire dal X Congresso del partito (1962), venne chiamato presso la direzione
di Botteghe Oscure subito dopo aver lasciato "l'Unità" a causa di contrasti con
il direttore del giornale, Alicata. Eletto deputato per la Sardegna (1968-72)
nelle file del Partito Comunista, nel novembre 1969 fu radiato dal PCI con il
gruppo dissidente de "il Manifesto", riunito intorno all'omonima rivista, di cui
facevano parte anche Rossana Rossanda e Aldo Natoli. Dall'aprile 1971
P.
assunse la direzione de "il Manifesto" (trasformato da mensile a quotidiano),
che mantenne, con alcuni intervalli, fino al 1995. Nel 1972 "il Manifesto",
divenuto nel frattempo anche una formazione politica, si presentò alle elezioni
politiche per la Camera, rimediando tuttavia una secca sconfitta. Nel 1974
P. fu tra i fondatori del PDUP, in cui militò dal 1974 al 1976. Rieletto
deputato come indipendente nelle liste del PCI (1987), nel 1990 assunse una
posizione critica in merito alla svolta politica operata all'interno del Partito
Comunista da parte di Achille Occhetto. Lasciata la direzione de "il Manifesto"
(1995), continuò a collaborare con il quotidiano fino alla morte. Intellettuale
e militante controverso, spesso scomodo e controcorrente, soprattutto nell'ultimo
scorcio della sua vita fu assai critico nei confronti della sinistra e della sua
politica. Tra le opere pubblicate da
P., ricordiamo:
I corsivi del
Manifesto. I Mostri (1976),
Parole al vento (1990),
Servabo
(1991),
La signora Kirchgessner (1998),
Il nespolo (2001),
I
luoghi del delitto (postumo, 2003) (Roma 1925-2003).